La selva oscura

Nel gennaio del 1961, un incidente d‘auto è avvenuto sotto la neve e il ghiaccio: il conducente è morto subito, la moglie è rimasta gravemente ferita. I bambini, di dieci e quattro anni, rimasero soli a casa. Una zia organizzò il piano d‘emergenza, poiché dovevano sopravvivere per mezzo anno senza genitori. La madre, addolorata ed emotivamente assente, tornò a casa dall‘ospedale completamente cambiata. Il padre, che era morto nell‘incidente ed era figlio di tedeschi sfollati dalla Slesia, non aveva parenti in vicinanza. La famiglia della madre viveva in Italia e in Inghilterra. Per fortuna c‘era la zia Candida, che si occupò di questa famiglia per due anni, fino a quando la madre non fu in grado di riprendere i suoi compiti. Zia Candida ha portato gli struffoli nel nostro Avvento, ma a noi è piaciuta molto anche la casetta di pan di zenzero. È in atto un dolce scontro culturale. Neanche la pasta e lenticchie o le lenticchie e gli spaetzle riescono a tenere il passo. Dopo mezzo secolo, la figlia va alla ricerca delle sue radici in Slesia. Si reca a Frankenstein, dove suo padre è cresciuto come figlio del custode di un cimitero. Visita la sua scuola, la chiesa cattolica che aveva formato sua nonna. Si accende un confronto con la propria fede.